Ricostruzione del LCA: quando è necessario, le principali tecniche utilizzate e le novità: legamenti Artificiali e Medicina Rigenerativa
Il legamento crociato anteriore (LCA) ricopre una funzione di fondamentale importanza per l’efficienza del ginocchio, permettendo di stabilizzare l’articolazione e mantenendo il controllo della rotazione e della traslazione anteriore della tibia rispetto al femore.
Il legamento crociato anteriore è spesso interessato da lesioni nei traumi distorsivi che coinvolgono sia giovani “sportivi” sia adulti “attivi”
A causa della sua natura intra-articolare, purtroppo, una volta lesionato, NON va incontro a processi spontanei di riparazione e cicatrizzazione.
Infatti è frequente che durante l’attività sportiva, il Legamento crociato sia sottoposto a sollecitazioni meccaniche che portano alla sua lesione parziale o totale, soprattutto nei movimenti improvvisi e combinati di valgo-rotazione esterna del ginocchio.
Possiamo distinguere e classificare:
Lesione di grado I: in questa situazione, si ha a che fare con una distrazione del legamento ma non con l’interruzione delle fibre.
Lesione di grado II: trauma di media entità con la compromissione importante ma non completa delle fibre.
Lesione di grado III: rottura completa del legamento.
Tra i segnali di un’avvenuta lesione al legamento crociato ricordiamo l’insorgenza di dolore acuto improvviso associato a un “rumore” udibile, di gonfiore quasi immediato dell’articolazione del ginocchio, soprattutto nei primi giorni dal trauma, e la sensazione di instabilità del ginocchio che il paziente avverte proprio come cedimento articolare.
Per quanto riguarda la diagnosi clinica, solitamente effettuata durante una Visita Specialistica Ortopedica, ricordo che esistono diversi Tests per effettuarla, i più conosciuti ed utilizzati sono: il test di Lachman, il test del cassetto anteriore, il test del pivot shift.
Per determinare in maniera specifica l’entità del danno, il Chirurgo Ortopedico può richiedere la Risonanza Magnetica, che permette di evidenziare l’interessamento completo o parziale delle fibre del legamento crociato anteriore e le eventuali lesioni associate, come la lesione dei legamenti collaterali, le lesioni meniscali e le lesioni cartilaginee.
È importante NON effettuare la Risonanza Magnetica troppo presto, quando il ginocchio e molto gonfio.
Trattamento
Come viene trattata una lesione al legamento crociato anteriore?
Inizialmente è fondamentale il riposo funzionale, così come l’applicazione del ghiaccio, l’elevazione dell’arto e l’assunzione di farmaci antinfiammatori, previo consiglio del Medico Curante. Agendo in questo modo, si riesce a tenere sotto controllo il gonfiore ed il dolore del ginocchio.
Cosa si può dire in merito all’intervento di ricostruzione, del legamento crociato anteriore che viene preso in considerazione nelle lesioni complete in pazienti attivi che manifestano sensazione di instabilità ?
Quando si parla dell’intervento, è importante ricordare che più che di una ricostruzione è necessario parlare di una sostituzione. Il legamento lesionato può essere sostituito con:
- • Una porzione del tendine rotuleo autologo ( quella centrale)
- • Una porzione dei tendini del gracile o del semitendinoso
- • Una porzione del tendine del quadricipite
In alcuni casi selezionati, si ricorre al trapianto di tendine da cadavere o all’innesto di tendini artificiali (LARS)
Novità: oggigiorno qualora un paziente over 45 attivo e sportivo vada incontro ad una lesione completa del LCA, il trattamento chirurgico consigliato prevede la sostituzione del LCA con un Legamento Artificiale, LARS, che permette un più rapido recupero post-operatorio ed un veloce rientro all’attività lavorativa e sportiva.
Anche se è ampiamente noto, ricordo che l’intervento di Ricostruzione LCA si svolge in Chirurgia Artroscopica, attraverso piccole incisioni e strumentari dedicati, che garantiscono una minore invasività ed un recupero repentino.
Inoltre la Medicina Rigenerativa ci è venuta in aiuto velocizzando la fase di cicatrizzazione e di guarigione mediante l’utilizzo di PRP (Plasma Ricco di Piastrine), che permette di ottenere minore sanguinamento post-operatorio, minor dolore e rapido recupero.
Riabilitazione
Nell’immediato post operatorio, al paziente che è stato sottoposto ad intervento di Ricostruzione del legamento crociato anteriore viene applicato un bendaggio elastico nei primi 3 giorni.
Nel Post-operatorio NON utilizzo più da anni il Tutore.
Il giorno successivo all’intervento, il paziente può mettersi seduto e, con l’aiuto delle stampelle, alzarsi per andare in bagno, caricando parzialmente sull’arto operato.
Nel corso del primo mese dopo l’atto chirurgico, si lavora ai fini del recupero del movimento, ricorrendo alla Fisioterapia per la mobilizzazione passiva e attiva.Fondamentali sono da subito le contrazioni isometriche del quadricipite.
Dal secondo mese in poi, ci si può dedicare alla cyclette o alla camminata sul tapis roulant.Dopo 5/6 mesi, previa rivalutazione Ortopedica, si attuerà in rientro allo Sport.