Artrosi di ginocchio: quali opzioni per il trattamento?
Il ginocchio è l’articolazione più frequentemente colpita da problematiche di tipo artrosico, una condizione infiammatoria cronica, degenerativa e progressiva, caratterizzata dal graduale deterioramento delle strutture articolari che, se non adeguatamente trattata, conduce a disabilità.
L’incidenza di osteoartrosi del ginocchio (o gonartrosi) è in continuo aumento anche in relazione all’invecchiamento della popolazione e all’incremento di sovrappeso e obesità, fattori di rischio per l’insorgenza e la progressione di questa condizione.
La sintomatologia varia in relazione al grado di progressione della malattia: dolore localizzato, rigidità articolare e instabilità del ginocchio possono avere un forte impatto sulla mobilità, fino a determinare un declino funzionale con limitazioni nell’esecuzione di attività quotidiane, disabilità fisica e riduzione della qualità di vita.
Le finalità del trattamento
Una visita specialistica ortopedica, con anamnesi completa, un accurato esame fisico e clinico e un approfondimento radiografico consentono di porre la diagnosi di gonartrosi.
Il trattamento è essenzialmente finalizzato a:
- ridurre la sintomatologia
- migliorare la funzionalità fisica
- rallentare la progressione della malattia.
La progressione relativamente lenta del processo artrosico consente di mettere in atto strategie terapeutiche graduali, a partire da opzioni non farmacologiche e farmacologiche, fino ad arrivare a quelle chirurgiche.
L’approccio conservativo
Le terapie non farmacologiche, raccomandate come trattamento di prima linea nelle fasi iniziali della malattia, prevedono l’utilizzo di diversi metodi e l’adozione di alcune norme comportamentali:
- terapia fisica (esercizio fisico, esercizi di mobilizzazione articolare, massaggi, stimolazione elettrica transcutanea o TENS)
- utilizzo di tutori specifici
- mantenimento di un peso corporeo adeguato e riduzione del peso nei pazienti obesi o in sovrappeso.
L’approccio conservativo si avvale anche dell’impiego di terapie farmacologiche:
- farmaci antinfiammatori non steroidei (da somministrare alla minima dose efficace e per un breve periodo di tempo)
- viscosupplementazione tramite infiltrazioni con acido ialuronico, in grado di arginare il processo infiammatorio e ristabilire una corretta lubrificazione articolare.
La medicina rigenerativa
È possibile ottenere un miglioramento della sintomatologia artrosica grazie alla medicina rigenerativa, in particolare con:
- infiltrazioni intra-articolari di cellule staminali mesenchimali da tessuto adiposo (per un approfondimento sull’argomento leggi qui)
- infiltrazioni di PRP (plasma ricco di piastrine), un concentrato di piastrine in un piccolo volume di plasma, preparato per centrifugazione di sangue autologo (ossia del paziente stesso). Per saperne di più leggi qui.
Nei soggetti con gonartrosi di grado moderato, il PRP può ridurre significativamente il dolore e migliorare la funzione articolare, con una durata anche maggiore rispetto alle infiltrazioni di acido ialuronico.
L’approccio chirurgico
Nei casi non responsivi al trattamento conservativo, o quando la malattia è in fase molto avanzata, si rende necessario ricorrere a procedure chirurgiche più o meno invasive.
- L’osteotomia correttiva, in caso di ginocchio varo o valgo, consente di riallineare l’arto rallentando la degenerazione articolare e posticipando la sostituzione protesica del ginocchio.
- La sostituzione protesica dell’articolazione del ginocchio (artroplastica totale) o di un solo compartimento (protesi monocompartimentale) viene effettuata quando la gonartrosi è in fase avanzata. Per un approfondimento sulle protesi monocompartimentali leggi qui.
La scelta del tipo di intervento da mettere in atto viene ponderata caso per caso, in relazione al grado di osteoartrosi, ma anche alle caratteristiche individuali del singolo paziente.