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Patologie e Trattamenti

Coxartrosi – L’Artrosi del’Anca

La coxartrosi è una malattia degenerativa dell’articolazione dell’anca, con un progressivo danno della cartilagine che arriva fino all’usura complessiva delle superfici articolari, con la contemporanea formazione di osso esuberante.

 

Si tratta di una patologia sempre più diffusa, che colpisce più spesso le donne sopra i 50 anni.

 

Col progredire della patologia, il danno progressivo della cartilagine provoca il rimaneggiamento dell’osso con una deformità crescente per via della formazione di osso esuberante; al tempo stesso, si genera la retrazione delle strutture capsulo-legamentose che producono dolore nei movimenti e una rigidità articolare con una disabilità crescente.

Un dolore sordo nella regione inguinale e/o dei glutei è il primo e più chiaro sintomo di coxartrosi; il dolore si aggrava con lo sforzo o stando eretti per lungo tempo e col tempo si estende verso la coscia e il ginocchio.

Chiaramente, al dolore si associa una severa limitazione delle articolazioni e di conseguenza della libertà di movimento, al punto da rendere sempre più complessa l’esecuzione delle normali azioni quotidiane, fino al momento in cui si arriva a modificare permanentemente il normale modo di camminare, poiché si tende ad inclinare il bacino sovraccaricando la regione lombare (al punto da generare una lombalgia secondaria).

 

Ad oggi, nel  90% dei casi le cause di artrosi dell’anca non sono conosciute: si parla in questi casi di artrosi primaria.

Esistono certamente dei fattori predisponenti: il primo è l’età, a seguire l’obesità, il sesso femminile in età post-menopausale e quello maschile in età anziana, e infine alterazioni metaboliche come il diabete o la gotta.

 

Quando l’artrosi deriva da cause note, si parla invece di artrosi secondaria. Si intendono per cause:

  • la displasia o lussazione congenita dell’anca,
  • traumi (fratture-lussazioni, osteocondrosi, epifisiolisi),
  • malattie infiammatorie croniche (come l’artrite reumatoide o psoriasica),
  • malattie metaboliche (come la condrocalcinosi) o meccaniche (conflitto femoro-acetabularie, ipermobilità, deformità).

Le Soluzioni

Nei casi di artrosi primaria dell’anca, il trattamento inizia con la riduzione del peso corporeo e degli sforzi lavorativi e la ginnastica dolce: l’obiettivo in questa fase sarà di mantenere l’elasticità e il tono muscolare per ridurre o ritardare la rigidità articolare.

Contemporaneamente, il trattamento medico sarà eseguito con farmaci anti-infiammatori e cure fisioterapiche.

In questa fase, risultano molto utili anche infiltrazioni di acido ialuronico ad alta densità, con l’obiettivo di aumentare la lubrificazione delle aree soggette a patologia.

 

Nei casi di artrosi avanzata, quando le terapie sopra indicate non sono più utili a limitare il dolore, la protesi totale d’anca diventa l’unico trattamento efficace rimasto. L’efficacia di questo intervento è dimostrata scientificamente: il 96% dei pazienti con protesi totale d’anca si è dichiarato soddisfatto del risultato.

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